Ampliamenti fino a 60 metri cubi anche per le case più piccole e bonus di cubatura aggiuntivi per chi investe in sicurezza, sostenibilità o nell'uso di materiali del territorio. Sono queste le novità introdotte dal piano casa ligure, contenuto nelle legge 49/2009.
Gli ampliamenti. Il provvedimento sarà operativo per 24 mesi e riguarda gli edifici mono o plurifamiliari (esistenti al 30 giugno 2009) che non superano i 1.000 metri cubi e a prevalente destinazione residenziale o uso socio-assistenziale o educativo. Le possibilità di incremento sono graduate secondo la dimensione dell'immobile. Per le abitazioni più piccole, sotto i 200 metri cubi, l'aumento massimo è di 60 metri cubi. Se la casa è tra 200 e 500 metri cubi, per il volume eccedente i 200 metri cubi, l'aumento di cubatura va fino al 20% mentre scende al 10% per la parte eccedente i 500 metri cubi negli immobili tra i 500 e i 1.000 metri cubi. Premi di volumetria aggiuntivi sono previsti, fino al 10%, per chi riqualifica l'intero fabbricato secondo norme antisismiche e criteri di sostenibilità energetica e fino ad un ulteriore 5% per chi copre l'immobile con lastre in ardesia o a chi ristruttura case rurali con materiali locali. I lavori di ampliamento potranno essere avviati con Dia.
La sostituzione edilizia. Gli interventi di demolizione e ricostruzione, con un bonus fino al 35%, sono invece limitati ai soli edifici residenziali individuati dai Comuni come incongrui.
Le esclusioni. Il piano casa non riguarda gli immobili abusivi e condonati. Nessun intervento può essere effettuato nei centri storici, nelle zone inedificabili e nei parchi delle Cinque Terre, Portofino, Portovenere e Montemarcello-Magra. Dall'entrata in vigore della legge (il 19 novembre), i Comuni hanno 45 giorni per restringere ulteriormente le possibilità di applicazione della legge.
